Visualizzare, certo: ma come?

gnomoIl successo delle tecniche di visualizzazione nello sport dipende da COME si immagina. Non occorre  tanto che l’immagine sia perfetta in ogni particolare quanto piuttosto la capacità di IMMAGINARE DAL DI DENTRO.  Ti sarà capitato di essere andato al luna park e di aver provato esperienze mozzafiato come quella dell’ottovolante o delle montagne russe. Ripensando a questa esperienza ci sono due modi per visualizzarla:
– Uno è quella di guardarti come in un film dall’esterno, vedi te stesso che sali e che scendi dal di fuori, ed è il modo più comune ma anche meno realistico.
– Il secondo modo invece è rivivere davvero l’esperienza dall’interno, non rivedendo te stesso da fuori ma invece immaginando quello che davvero vedevi in quel momento (le tua mani attaccate all’abitacolo, il vuoto davanti a te, la pista in salita o in discesa, il panorama dall’alto) e ciò che sentivi (il cuore in gola, i muscoli contratti, i vuoti nello stomaco, se sensazioni di paura ed abbrezza mischiate insieme).

L’allenamento mentale  si basa soprattutto su questa seconda modalità. Quando immagini il gesto tecnico che ti interessa, devi anche “sentire” mentalmente quali muscoli entrano in azione in quel momento, immaginare le sensazioni che potresti sperimentare, assaporare l’armonia e la scioltezza presenti nel corpo

Tratto da Questione di testa – tecniche mentali e piccole magie per vincere nello sport di  Umberto Longoni, edito da Calderini

L’allenamento mentale è tra gli argomenti cari a Bike Comedy Monferrato che organizza week end dedicati al ciclismo e all’enogastronomia.
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